Note biografiche
BIOGRAFIA
Luigi Crobu, classe 1984, ritrattista e disegnatore-illustratore, autodidatta.
Sin da piccolo nutre una grande passione per il disegno ed i colori la sua strada incontra quella del disegno per un caso fortuito ed in tempi remoti.
Ancora in fasce, infatti, comincia a scarabocchiare con i pennelli e le matite su qualunque cosa gli capiti a tiro.
La sua maestra, pittrice, nota subito in lui una potenziale vena artistica. La voglia di disegnare prosegue di pari passo con il suo percorso scolastico, tant’è vero che durante le lezioni alla scuola elementare spesso e volentieri viene ripreso dalle maestre a disegnare sul quaderno anziché seguire la lezione, proseguendo imperterrito a tratteggiare i soggetti più disparati.
in attesa di una profonda consapevolezza e maturità professionale, la passiona viene un po abbandonata, ma dopo avere conseguito il diploma classico, disegnando nel tempo libero i temi più differenti, comincia a farsi strada l’esecuzione dei primi ritratti.
Luigi prova una forte attrazione per i volti e la rappresentazione realistica della figura umana. Decide di intraprendere gli studi universitari, consegue la laurea in Scienze della Comunicazione, ma la passione per l'arte non lo abbandona.
Decide quindi di riprendere in mano le matite.
Affina l’arte del ritratto, che tanto l’affascina, ed in particolare il disegno iperrealistico: le figure sul foglio hanno un solo obiettivo: devono comunicare uno stato d’animo, essere il più realistiche possibile, sempre grazie agli innumerevoli effetti che questi bastoncini di grafite e polvere colorata sanno dare, se si conosce il loro più alto utilizzo.
Dopo i primi esperimenti, incontrato il gradimento di amici e conoscenti, sostenuto da una buona dose di coraggio, muove i primi passi nel mondo digitale.
Entra in contatto con appassionati del settore e crea un canale per interagire con i suoi follower.
I risultati sono incoraggianti e lo spingono ad insistere. Accanto alla pubblicazione online espone i suoi lavori “dal vivo” nei locali della città natia.
L’attività prosegue, lavora febbrilmente, nella sua mente balenano svariate idee, ed il ritratto continua ad essere preponderante negli studi artistici.
È autodidatta; sperimenta molteplici tecniche, non abbandonando però mai le matite, ma anzi cercando di implementare e affinarne la tecnica, finché non giunge l’inaspettata e quanto mai stimolante proposta di collaborazione dal quotidiano La Nuova Sardegna: realizza alcune maschere della tradizione del carnevale sardo, un tema molto sentito in svariate zone della Sardegna.
L'iniziativa è il top dell’espressività, figure dinamiche che quasi “parlano” a chi si pone davanti a osservarle, alla fine obbligate a trasmettere la fierezza e l’orgoglio tipico dei sardi, e non solo.
Viene contattato da alcune riviste regionali per essere intervistato e partecipa inoltre a diverse mostre internazionali con alcuni suoi lavori.
Testardo ed intraprendente, non tralascia mai però i suoi amati ritratti, realizzati sia a matita, con i magici giochi di chiaroscuro, sia a matite colorate, nei quali i colori si mescolano indissolubilmente per raggiungere la più alta espressività possibile.